Un dipinto estremamente raro di Om Namo Narayanaya Thangka commissionato su richiesta speciale. È molto insolito che il mantra indù (preghiera) sia presente nel tradizionale stile artistico buddista tibetano.
Si dice che Om Namo Narayanaya invochi la potente e benevola attenzione e le benedizioni di Narayanaya (il Signore Supremo). Si dice che vedere la forma scritta del mantra abbia lo stesso effetto. È ampiamente considerato utile per le persone che cercano l'autorealizzazione e l'unità, che è l'obiettivo finale dello yoga.
Om è la sillaba sacra cosmica, che racchiude tutto l'Universo, l'energia e la coscienza. Namo significa "inchinarsi" o "inchinarsi a". Narayanaya ha radici e interpretazioni più complesse. Alcuni traggono la sua radice dalla parola sanscrita per acqua, naara, mentre anaya significa "luogo di riposo" o "rifugio". Pertanto, la parola è un altro nome per il dio indù, Vishnu, il cui luogo di riposo è l'acqua. In alternativa, naara può anche significare "gli esseri viventi", quindi Narayanaya può anche significare il "luogo di riposo di tutti gli esseri viventi".